lunedì 8 febbraio 2016

Perchè un documento di identità salva dalla tratta di esseri umani: l'azione di Sant'Egidio

8 febbraio 2016: per la prima volta si celebra la Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani. All'attenzione del mondo saranno milioni di persone invisibili, sfruttate in diversi modi. Tra i più deboli e a rischio ci sono i bambini, particolarmente in Africa. Il Programma BRAVO! combatte questo fenomeno gravissimo che porta alla mercificazione della persona umana e alla sopraffazione della sua dignità e dei suoi diritti fondamentali. Fronteggiare la tratta di esseri umani vuol dire mettere in campo incisive strategie interconnesse di prevenzione, tutela e contrasto di livello nazionale e transnazionale. Con il suo lavoro in Burkina Faso - dove sono state registrate 3,5 milioni di persone -  Malawi e Mozambico, il Programma BRAVO! toglie terreno ai trafficanti di esseri umani, garantendo ai minori la registrazione anagrafica. Un documento di identità sembra poco. Invece protegge dall’illegalità e permette la partecipazione alla società civile, dando la possibilità di studiare, lavorare e viaggiare legalmente. Ma soprattutto rende meno vulnerabili i minori dalla prospettiva di diventare bambini soldato, vittime di schiavitù, di abusi sessuali, matrimoni precoci e lavoro minorile, oppure dal compiere scelte violente, come l’arruolamento ad organizzazioni terroristiche.

Dal 2008 il Programma BRAVO! ha aiutato milioni di bambini a registrarsi e quindi a non essere esclusi, considerati come stranieri nella loro patria. Recentemente in Camerun la Comunità di Sant’Egidio, fondata da Andrea Riccardi, ha registrato decine di bambini di strada che vivevano ai confini del paese, considerati stranieri e sospettati, a torto, di far parte di Boko Haram. L’atto di nascita li ha reinseriti nella società: ora vanno a scuola e non sono più stranieri, bambini invisibili o peggio vittime della tratta.