mercoledì 28 gennaio 2015

Mozambico: BRAVO! inizia anche nelle maternità di Matola e Manga-Chingussura

Gli attivisti di BRAVO!  Manga Chingussura
Sensibilizzazione a Matola
BRAVO! estende il lavoro di sensibilizzazione delle famiglie e di registrazione dei nuovi nati in altre due province del paese: Maputo e Sofala.
La collaborazione con i reparti di maternità della città di Nampula, attiva dal 2014, ha evidenziato
quanto sia cruciale la collaborazione tra Sanità e Stato Civile. Negli ospedali e nei centri di salute transitano quasi tutti i nuovi nati di un’area. Alcuni vi arrivano per il parto, altri per le visite postnatali, altri ancora per le vaccinazioni e altro. Il programma BRAVO! in questi mesi ha incontrato migliaia di mamme, sensibilizzandole sull’importanza di registrare i bambini immediatamente dopo la nascita e informandole sulle procedure per ottenere il certificato di nascita dei loro figli.

Sensibilizzazione a Manga Chingussura
Ora BRAVO! ha iniziato il lavoro di sensibilizzazione delle famiglie e di registrazione dei nuovi nati in due importanti centri di salute nei pressi di Maputo, a Matola, e alla periferia di Beira, a Manga Chingussura.
Queste due nuove maternità servono quartieri molto popolosi e sono frequentate giornalmente da più di mille mamme con i loro bambini. In questo modo per migliaia di bambini sarà più semplice e chiaro registrarsi allo stato civile ed ottenere così il certificato di nascita per usufruire di quei diritti che spettano loro.

Formazione attivisti BRAVO!
Nel mese di gennaio BRAVO! ha creato così due nuovi gruppi di attivisti che si occuperanno delle attività di sensibilizzazione e registrazione nelle due maternità. Gli attivisti hanno ricevuto un’intensa formazione sui benefici derivanti dal possesso del certificato di nascita e sui problemi che possono derivare ad un bambino dalla sua mancanza; sulle procedure amministrative per l’iscrizione allo stato civile; sulla conservazione degli atti e sulla informatizzazione dei dati; sul rafforzamento delle capacità comunicative e divulgative.

Formazione attivisti BRAVO!
Gli attivisti potranno così rispondere il più efficacemente e chiaramente possibile a tutte le domande delle numerose persone che incontreranno nelle maternità e potranno aiutarle a espletare le procedure di registrazione dei nuovi nati.

Registrazione di un bambino
 a Manga Chingussura
Dopo la formazione sono immediatamente cominciate le attività di BRAVO! nelle due maternità, e già nei primi giorni sono state incontrate moltissime mamme. L’inizio delle attività nelle due maternità è stato accolto molto positivamente dalle strutture ospedaliere, che già vedono una intensa collaborazione con il Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio per lotta all’AIDS.
Tutto questo è stato reso possibile anche grazie al finanziamento del Ministero della Cooperazione economica e dello sviluppo della Germania (BMZ) e con la collaborazione di Kindermissionswerk.

Sensibilizzazione a Manga Chingussura

Sensibilizzazione a Manga Chingussura


Sensibilizzazione a Manga Chingussura

mercoledì 21 gennaio 2015

Burkina Faso: BRAVO! registra 11.000 persone nel 2014


A maggio 2014 il governo del Burkina Faso ha dichiarato otto mesi di gratuità per le registrazioni tardive (quelle che avvengono oltre i 60 giorni dalla nascita).
Il Programma BRAVO! è impegnato già da tempo nel supporto ai comuni rurali del Paese, grazie al sostegno economico fornito da Kindermissionswerk e da alcuni enti locali italiani (Comune e Provincia di Pavia, Comune di Bosco Marengo e Comune di Andora). 

In occasione della campagna gratuita straordinaria delle registrazioni, lanciata dal governo l’8 maggio, BRAVO! ha aiutato il governo a dare atti di nascita ad 11.000 persone che vivono nella provincia del Sanguié, nella quale vivono più di 300.000 abitanti. BRAVO! ha organizzato più di 200 udienze pubbliche (audience foraines) in tutti i villaggi. Le equipes di registrazione hanno raggiunto le zone rurali del Paese dove il tasso di registrazione è più basso, a causa della grande distanza dagli uffici di stato civile.
Il metodo di BRAVO! attuato di concerto con le autorità locali, si rivela molto efficace per superare le difficoltà che la popolazione incontra nel ricevere l’atto di nascita. Non solo in ambito rurale, ma anche in contesto urbano esistono aree particolarmente svantaggiate e poco servite, dove si registrano bassi tassi di registrazione. L’avvicinamento degli uffici di registrazione ai luoghi dove risiedono le famiglie ha dato un contributo fondamentale per la registrazione di tanti. La campagna ha inoltre messo in luce l’alto tasso di analfabetismo tra coloro che non avevano il certificato di nascita.


I maggiori beneficiari della campagna di registrazione nel Sanguié sono stati i minori, circa il 40% degli iscritti. L’atto di nascita permette ai bambini di frequentare la scuola ed è condizione necessaria perché possano sostenere gli esami e accedere ai corsi di studio superiori.


I dati della campagna mostrano come si sia iscritta un'alta percentuale di donne rispetto agli uomini e questo dimostra che grazie al lavoro di BRAVO! un notevole numero di mamme ha avuto l'opportunità di iscriversi.



Il Burkina Faso registra uno dei tassi di analfabetismo più alti del mondo, avendo il 75% della popolazione che non sa nè leggere nè scrivere. Proprio per incoraggiare la frequenza scolastica BRAVO! continuerà il suo lavoro non solo con le equipes mobili ma inizierà anche delle campagne di registrazione nelle scuole primarie, che nella provincia del Sanguié sono 250.




sabato 10 gennaio 2015

"Milioni di piccoli apolidi. Generazione senza futuro"

Piccoli apolidi. Sono i più visibili degli invisibili. Sotto gli occhi di tutti, anche se per legge non sono mai nati. Li trovi a rovistare la spazzatura nelle periferie di Sidone, a vivere come gatti nei sobborghi di Amman. A chiedere la carità nel quartiere beirutino di Ashrafia o a far da preda di qualche adulto zozzo. L’Organizzazione delle nazioni unite li stima per difetto: trentamila soltanto in Libano. Di sicuro ce ne sono altre migliaia sparpagliati fra tutta la Giordania, la Turchia, l’Egitto, l’Iraq, perfino in Europa.
Bimbi fantasma. Figli di genitori che sono scappati dalla Siria. Nomi e date di nascita mai registrati all’anagrafe: «Talvolta, i documenti sono rimasti sotto le macerie della guerra — spiegano all’Unicef—. Ma il problema per i più è che sono nati in qualche modo, venuti al mondo con ostetriche improvvisate, da genitori che hanno la priorità di sopravvivere e non hanno certo i soldi per una pratica, perché il certificato costa… Abbiamo anche 3.500 piccoli senza famiglia e senza identità. Hanno attraversato il confine da soli, girano abbandonati. In qualche caso, lo choc ha fatto loro dimenticare tutto».
I profughi apolidi nel mondo sono dieci milioni, ma il dramma siriano è il più acuto: il sans papier sotto gli 11 anni non ha accesso nemmeno ai servizi di base. Nessuno che metta per iscritto come si chiami, né quando sia nato, né dove, né da chi. Per lui, non c’è alcuna possibilità di andare a scuola. Un giorno, gli sarà quasi impossibile lavorare, sposarsi, avere un’esistenza normale, mentre ora è altissima la probabilità d’essere adottato in nero, reclutato, sfruttato, fatto prostituire.
«Molti sono abbandonati al loro destino — riconosce Anmar al Hamoud, portavoce del governo giordano —, ma non siamo noi a poterci pensare: l’emergenza è già oltre il tollerabile…». «È in gioco un’intera generazione d’innocenti», denuncia l’Unicef: «Chi scappa, si lascia una storia alle spalle. Chi nasce apolide, non ha nemmeno quella». Domani, qualcuno di questi bambini tornerà in Siria. È probabile. Ma nessuno saprà dirgli chi è.
Francesco Battistini

Articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 29 dicembre 2014