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martedì 21 novembre 2017

Grazie a BRAVO! i bambini di Camaculo (Mozambico) saranno ammessi all'esame finale della scuola elementare

Da alcuni mesi le equipes di BRAVO! stanno registrando i bambini delle scuole elementari del distretto di Nampula, importante città del Nord del Mozambico.
Senza certificato di nascita, infatti, i bambini non possono accedere all'esame finale e, di conseguenza, nemmeno alla scuola secondaria. 

Scrive Gildo, attivista di BRAVO!:
"Questa mattina con l'equipe di BRAVO! e l'ufficiale di stato civile ci siamo recati per la prima volta nella località di Camaculo, per registrare i bambini della scuola primaria. Questa località non è distante da Nampula, ma è un'area profondamente rurale. 
Gli abitanti di questa zona vivono di agricoltura e hanno pochi contatti con la città. La scuola è una costruzione di argilla e paglia, ed è molto rovinata. 







Lo stupore al nostro arrivo è stato grande, siamo stati accolti dai bambini con una grandissima festa. 
Quando tutti hanno ricevuto l'atto di nascita, la loro gioia era incontenibile, e hanno cominciato a ballare e fare festa con noi. 
Per me è stato commovente vedere quanto sia importante per loro poter continuare a studiare e quanto ci fossero grati per aver regalato loro il certificato di nascita. Davvero è stato come se rinascessero un'altra volta!"


Grazie a Gildo e a tutti gli attivisti che nel mondo permettono a tanti bambini di esistere anche dal punto di vista legale!

lunedì 20 novembre 2017

In Mozambico sono 100 mila i bambini registrati grazie a BRAVO!



Attraverso il lavoro del Programma Bravo! in questi anni 100.000 bambini sono stati registrati allo Stato civile in un paese, il Mozambico, in cui solo un bambino su tre ha l’atto di nascita.



Il lavoro di questi anni e le prospettive per il futuro sono stati al centro dei due corsi di formazione, dal titolo significativo “Aiutami a crescere”, rivolti agli attivisti del programma Bravo! che si sono tenuti tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre a Nampula e Maputo. Sono stati giorni intensi di lavoro trascorsi a ragionare insieme su quale è il significato e il valore del proprio impegno quotidiano a favore dei bambini del Mozambico.

In questi anni di lavoro gli attivisti di Bravo! hanno compreso quanto è importante iscrivere i bambini al Registro Civile e come questo significa renderli “visibili” e dare loro i diritti riconosciuti dalla “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” del 1989, di cui oggi celebriamo l’anniversario. L’atto di nascita protegge la loro vita da possibili maltrattamenti e abusi.


Dalle parole degli attivisti emerge quanto lontana sia nel Mozambico l’attuazione dell’art. 7 della Convenzione: “Il fanciullo è registrato immediatamente al momento della sua nascita e da allora ha diritto a un nome, ad acquisire una cittadinanza”. 

Le difficoltà pratiche che i genitori debbono superare per iscrivere i loro figli allo Stato Civile sono molte, spesso devono percorrere centinaia di chilometri di strada battuta per raggiungere la Conservatória do Registo civil più vicina.
Il corso ha reso evidente l’importanza del lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei genitori, fatto nei reparti di maternità degli ospedali di Maputo, Beira e Nampula.






Gli attivisti di Nampula hanno raccontato del nelle scuole del primo ciclo scolastico a diretto contato con i bambini. Nelle scuole di Nampula, in cui sono intervenuti gli attivisti di Bravo!, al termine della campagna tutti i bambini avevano la loro Cedula pessoal (certificato di nascita) che permette loro di sostenere l’esame e conseguire il diploma di istruzione primaria. Questo è particolarmente importante perché nel mondo 123 milioni di bambini, pari all’11,5% del totale, non frequenta la scuola primaria e secondaria inferiore e il 75% dei bambini che non frequentano la scuola si trovano in Africa subsahariana e Asia del Sud.

Ci siamo riconosciuti nelle parole pronunciate da Papa Francesco a Santa Maria in Trastevere nel 2015 durante la sua visita alla Comunità di Sant'Egidio: “Il trattamento degli anziani, come quello dei bambini, è un indicatore per vedere la qualità di una società”. Quanto questo sia vero ci è testimoniato ogni giorno dall'esperienza degli attivisti e dai racconti dei genitori che vengono a registrare i loro figli, che raccontano di come ai bambini non vengano riconosciuti diritti importanti come quello alla salute, all'istruzione e alla cittadinanza.

mercoledì 30 agosto 2017

Il Programma BRAVO! in pochi giorni ha registrato la nascita di 100.000 bambini da 0 a 16 anni

Il Malawi sta vivendo un momento storico della propria storia: per le famiglie malawiane c’è la possibilità di ottenere un documento ufficiale ed avere finalmente un’identità legale.
BRAVO! Registration Team
Nel giugno 2017 è iniziata la campagna nazionale per la registrazione dei maggiorenni per il rilascio delle carte d’identità. In questa vasta operazione, che toccherà nei prossimi mesi tutto il paese, i maggiori di 16 anni potranno ottenere la carta d’identità. Contestualmente alla pratica per l'ottenimento della carta di identità, è possibile fare richiesta del certificato di nascita per i propri figli, purtroppo i genitori non ne sono a conoscenza.
Aiuto dei BRAVO! Campaigners
all'interno del punto di registrazione

Quando il National Registration Bureau ha cominciato a pianificare l’operazione, il programma BRAVO! della Comunità di Sant’Egidio ha dato la sua disponibilità per informare le famiglie e facilitare la registrazione dei minorenni nel Distretto di Balaka dove già da un anno opera.
Un operatore di BRAVO! affianca i team di registrazione degli adulti, e si dedica alla registrazione dei bambini. In totale 100.000 bambini sono stati già registrati. Aspettando di ricevere il certificato di nascita, ad ogni bambino è stato donato un piccolo documento di BRAVO! che è stato accolto con grande gioia e gratitudine dalle famiglie.
Sensibilizzazione nei mercati
dei villaggi del Distretto di Balaka
Il Programma BRAVO! si è impegnato nel distretto di Balaka in un’intensa attività di informazione della popolazione per far sì che i genitori si presentassero alla registrazione della carta d’identità anche con i loro bambini da 0 a 16 anni. Sono stati prodotti poster e banner pubblicitari che sono stati affissi nei punti di registrazione e nei luoghi nevralgici del Distretto di Balaka. Inoltre una vasta campagna  di sensibilizzazione è stata realizzata nei mercati, nelle parrocchie, nelle moschee e nei villaggi del Distretto.
Corso di formazione per il
BRAVO! Registration Team
Per poter raggiungere il maggior numero di bambini possibile, BRAVO! ha inoltre ampliato il numero dei propri attivisti. 100 giovani del distretto di Balaka, Blantyre, Mangochi e Mzuzu  sono stati selezionati e formati sull’importanza e sulle modalità di registrazione. 70 di loro hanno lavorato come attivisti del programma BRAVO! nei 52 team di registrazione del Distretto, che all’interno delle scuole primarie effettuano le registrazioni degli adulti. Gli attivisti di BRAVO! curano la registrazione dei minori e la sensibilizzazione, per consentire alla famiglie di avere tutte le informazioni necessarie.

Registrazioni a Balaka Town
Mponda Primary School
Le attività di registrazione sono iniziate giovedì 17 agosto. In pochi giorni si sono registrati migliaia di bambini provenienti dalle aree più rurali del Distretto, che presto avranno un documento ufficiale di riconoscimento ufficiale che gli consentirà di esistere. Al tempo stesso il lavoro di BRAVO! sta realizzando un grande cambiamento culturale nella popolazione, soprattutto nei villaggi.
I numeri dei bambini registrati dimostrano come le famiglie opportunamente informate comprendano l’importanza di registrare i propri figli e non vogliono mancare questa opportunità che viene loro offerta.
Manifesti per la sensibilizzazione
della popolazione
Registrazioni a Kalembo
Mbavi School
Sensibilizzazione a Kalembo
Ulongwe School

venerdì 14 luglio 2017

Burkina Faso: 91,7% dei neonati registrati alla nascita! sorprendenti risultati di BRAVO in Burkina Faso


Dal 2015 BRAVO! ha permesso ai neonati che frequentano i centri sanitari di due distretti del Burkina Faso di essere immediatamente registrati alla nascita, senza dover percorrere lunghe distanze fino al centro principale di stato civile. Centri di registrazione sono infatti stati aperti nelle formazioni sanitarie.

Il 91,7% dei bambini che nascono nei centri sanitari dove è presente BRAVO! viene registrato immediatamente. Sono risultati sorprendenti, considerando che in media solo il 20% dei bambini riceve subito il certificato di nascita nel paese.

Questi risultati sono stati presentati nell'ambito della formazione per gli attori dello stato civile in Burkina Faso, che si è svolta dal 3 al 7 luglio 2017.
170 tra agenti comunali e giudici di tre Regioni  (Centre-Ouest, Hauts-Bassins e Kadiogo), sono stati formati nell'arco delle giornate.  
I partecipanti hanno sottolineato l’importanza dell’apertura dei Centri Secondari che hanno facilitato notevolmente le famiglie nella registrazione dei propri bambini.
Inoltre durante la formazione è stata ricordata l'importante iniziativa di campagne di registrazione straordinarie condotta dal Programma BRAVO! all'interno delle scuole per i bambini che devono ottenere il certificato di nascita per poter sostenere l'esame finale della scuola primaria.

La formazione si è svolta in 5 sessioni, ed ha affrontato molti temi: il sistema di stato civile e il suo sviluppo in Burkina Faso; il diritto di nazionalità e l’apolidia (in collaborazione con l’UNHCR); il funzionamento del sistema di stato civile; Centri Secondari di Stato Civile e l’interconnessione con la Sanità.
Questo è il sesto corso di formazione, dal titolo “Aide-moi á exister”, sostenuto nel Paese in collaborazione con il Ministero della Giustizia e il Ministero dell’Amministrazione Territoriale e della Decentralizzazione (MATD), ed in particolare con la Direzione Generale della Modernizzazione dello Stato Civile (DGMEC), e grazie al finanziamento dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Alla fine del corso  sono stati consegnati gli attestati ai 170 partecipanti provenienti da 8 Province del Burkina Faso, che hanno espresso la loro gratitudine per il sostegno del Programma BRAVO! al sistema di registrazione allo stato civile del Paese.

giovedì 9 febbraio 2017

Giornata contro la tratta. Il Papa: minori schiavi, debellare questo crimine vergognoso

La Giornata contro il traffico di esseri umani. Caritas: in Italia 70mila donne e 150mila uomini vittime. Sant'Egidio: serve iscrizione anagrafica. L'appello di Francesco

«Ascoltiamo il grido di tanti bambini schiavizzati. Nessuno resti indifferente al loro dolore» scrive Papa Francesco in un tweet. Per la Giornata Internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone di oggi dal titolo 'Sono bambini non schiavi!' Francesco accende i riflettori sugli 'invisibili', i piccoli schiavi di cui si perdono tracce. In Italia, si sa che il momento più pericolo sta in quelle 24-48 ore che passano dallo sbarco. È infatti in questo lasso di tempo che i migranti vengono intrappolati nella rete della tratta. Malavitosi e trafficanti intercettano i più deboli per sfruttarli con lavoro nero e prostituzione. Donne, giovani ed adolescenti. Dalle 50mila alle 70mila donne, costrette a prostituirsi, e circa 150mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro forzato: sono le cifre del fenomeno della tratta in Italia, fornite da Caritas Italiana alla vigilia della terza Giornata mondiale contro la tratta, che si celebra oggi, mercoledì 8 febbraio.
L’Italia infatti, spiega la Caritas, rappresenta da sempre il naturale corridoio di accesso all’Europa, al grande sogno di pace e dignità per tanti uomini, donne e bambini del continente africano, e non solo. «Un sogno che troppo spesso si infrange contro la miope politica migratoria degli Stati europei, in particolare per tante donne, giovani e bambini, prede di trafficanti senza scrupoli e sempre più ridotti in condizioni di vera e propria schiavitù per lo sfruttamento sessuale e lavorativo». E sul popolo degli invisibili, anche Sant’Egidio lancia un appello in occasione della Giornata mondiale: contro la tratta dei minori serve l’anagrafe. In Africa si calcola che più di 85 milioni di bambini l’anno non vengano iscritti all’anagrafe al momento della nascita. Milioni di bambini che 'ufficialmente' non esistono e rimangono quindi esposti ai rischi di essere arruolati come bambini-soldato, diventare vittime di schiavitù, abusi sessuali, traffico di organi e lavoro minorile.
Senza dimenticare il fenomeno molto diffuso dei 'matrimoni precoci'. «Un documento d’identità sembra poco – sottolinea Sant’Egidio – invece protegge dall’illegalità e permette la partecipazione alla società, dando la possibilità di studiare, lavorare e viaggiare legalmente». Dal 2008 la Comunità di Sant’Egidio combatte questo fenomeno gravissimo con il programma 'Bravo!’ (Birth Registration for All Versus Oblivion) in diversi paesi africani, fra cui Burkina Faso, Mozambico e Malawi. Per sconfiggere la piaga dei bambini-schiavi, sottolinea Michael Czerny, sottosegretario al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è «rendere il problema visibile». «Il problema è che questi bambini oggetto di traffico e schiavizzati sono invisibili – aggiunge Czerny – Perciò questa giornata è importante per renderli visibili, ascoltarli, affinché entrino nei nostri cuori».
E all'udienza del mercoledì il Papa ha pronunciato un appello ai governi: "Oggi - ha detto il Papa - si celebra la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, quest'anno dedicata in particolare a bambini e adolescenti. Incoraggio quanti in vari modi aiutano i minori schiavizzati e abusati a liberarsi da tale oppressione. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Serve ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile".

Da un articolo su Avvenire - 08-02-2017