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giovedì 9 febbraio 2017

Giornata contro la tratta. Il Papa: minori schiavi, debellare questo crimine vergognoso

La Giornata contro il traffico di esseri umani. Caritas: in Italia 70mila donne e 150mila uomini vittime. Sant'Egidio: serve iscrizione anagrafica. L'appello di Francesco

«Ascoltiamo il grido di tanti bambini schiavizzati. Nessuno resti indifferente al loro dolore» scrive Papa Francesco in un tweet. Per la Giornata Internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone di oggi dal titolo 'Sono bambini non schiavi!' Francesco accende i riflettori sugli 'invisibili', i piccoli schiavi di cui si perdono tracce. In Italia, si sa che il momento più pericolo sta in quelle 24-48 ore che passano dallo sbarco. È infatti in questo lasso di tempo che i migranti vengono intrappolati nella rete della tratta. Malavitosi e trafficanti intercettano i più deboli per sfruttarli con lavoro nero e prostituzione. Donne, giovani ed adolescenti. Dalle 50mila alle 70mila donne, costrette a prostituirsi, e circa 150mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro forzato: sono le cifre del fenomeno della tratta in Italia, fornite da Caritas Italiana alla vigilia della terza Giornata mondiale contro la tratta, che si celebra oggi, mercoledì 8 febbraio.
L’Italia infatti, spiega la Caritas, rappresenta da sempre il naturale corridoio di accesso all’Europa, al grande sogno di pace e dignità per tanti uomini, donne e bambini del continente africano, e non solo. «Un sogno che troppo spesso si infrange contro la miope politica migratoria degli Stati europei, in particolare per tante donne, giovani e bambini, prede di trafficanti senza scrupoli e sempre più ridotti in condizioni di vera e propria schiavitù per lo sfruttamento sessuale e lavorativo». E sul popolo degli invisibili, anche Sant’Egidio lancia un appello in occasione della Giornata mondiale: contro la tratta dei minori serve l’anagrafe. In Africa si calcola che più di 85 milioni di bambini l’anno non vengano iscritti all’anagrafe al momento della nascita. Milioni di bambini che 'ufficialmente' non esistono e rimangono quindi esposti ai rischi di essere arruolati come bambini-soldato, diventare vittime di schiavitù, abusi sessuali, traffico di organi e lavoro minorile.
Senza dimenticare il fenomeno molto diffuso dei 'matrimoni precoci'. «Un documento d’identità sembra poco – sottolinea Sant’Egidio – invece protegge dall’illegalità e permette la partecipazione alla società, dando la possibilità di studiare, lavorare e viaggiare legalmente». Dal 2008 la Comunità di Sant’Egidio combatte questo fenomeno gravissimo con il programma 'Bravo!’ (Birth Registration for All Versus Oblivion) in diversi paesi africani, fra cui Burkina Faso, Mozambico e Malawi. Per sconfiggere la piaga dei bambini-schiavi, sottolinea Michael Czerny, sottosegretario al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è «rendere il problema visibile». «Il problema è che questi bambini oggetto di traffico e schiavizzati sono invisibili – aggiunge Czerny – Perciò questa giornata è importante per renderli visibili, ascoltarli, affinché entrino nei nostri cuori».
E all'udienza del mercoledì il Papa ha pronunciato un appello ai governi: "Oggi - ha detto il Papa - si celebra la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, quest'anno dedicata in particolare a bambini e adolescenti. Incoraggio quanti in vari modi aiutano i minori schiavizzati e abusati a liberarsi da tale oppressione. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Serve ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile".

Da un articolo su Avvenire - 08-02-2017